Ippocampo ventrale e ansia regolati da recettori della glicina

 

 

ROBERTO COLONNA

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XXII – 27 settembre 2025.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

L’ippocampo, tradizionalmente considerato come la struttura elettiva per la formazione delle memorie, importante sia nell’apprendimento che nei processi di recupero, partecipa alla complessa organizzazione neurofunzionale dell’encefalo in vario modo, e si caratterizza per una specializzata differenziazione dei ruoli fisiologici sviluppata lungo l’asse longitudinale. Infatti, le subregioni della porzione dorsale dell’ippocampo sono implicate in funzioni considerate primariamente cognitive, mentre le subregioni della porzione ventrale mediano processi legati all’espressione delle emozioni e dell’ansia.

Tale compartimentazione funzionale ha ricevuto numerose conferme e non viene più messa in discussione da tempo, ma le basi molecolari che la definiscono sono ancora semisconosciute. Un filo di Arianna nel labirinto della ricerca sul fondamento molecolare della separazione neurofisiologica tra ippocampo dorsale e ippocampo ventrale è stato trovato da Lara Pizzamiglio e colleghi, coordinati da Pierre Paoletti, nei recettori eccitatori della glicina (eGlyR).

Studiando questi nuovi recettori eccitatori eGlyR insensibili al glutammato, il più importante trasmettitore eccitatorio, e sensibili esclusivamente alla glicina, mediatore inibitorio, i ricercatori hanno accertato la loro densa e massiccia presenza nell’ippocampo ventrale (VH), dove influenzano l’eccitabilità delle reti, la plasticità sinaptica e la sua regolazione da parte del corticosterone, il principale ormone dello stress (cortisolo nell’uomo). Proseguendo lo studio, Pizzamiglio e colleghi sono giunti a conclusioni di notevole interesse.

(Pizzamiglio L. et al., Excitatory glicine receptors control ventral ippocampus synaptic plasticity and anxiety related behaviors. Proceedings of the National Academy of Sciences USA – Epub ahead of print doi: 10.1073/pnas.2501118122, 2025).

La provenienza degli autori è la seguente: Institut de Biologie de l'Ecole Normale Supérieure, Ecole Normale Supérieure, Université Paris Sciences et Lettres, Centre National de la Recherche Scientifique, Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale, Paris (Francia); Institut du Fer à Moulin, Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale, Sorbonne Université, Paris (Francia); Central Nervous System Diseases Research, Boehringer Ingelheim Pharma GmbH & Co. KG, Biberach an der Riss (Germania).

Come è noto, il controllo inibitorio di tutto il sistema nervoso centrale è affidato alla neurotrasmissione GABAergica e glicinergica, con la prevalenza assoluta della prima nell’encefalo e della seconda nel midollo spiale. Recentemente sono emersi come una realtà di assoluto interesse neurobiologico i recettori eccitatori della glicina (eGlyR), costituiti dalle subunità GluN1 e GluN3A dei recettori NMDA del glutammato leganti la glicina[1]; in particolare, si tratta di unità recettoriali insensibili al glutammato (ligando naturale) e sensibili alla glicina. Con la loro scoperta e il loro studio si è imposta all’attenzione dei ricercatori una nuova modalità di segnalazione neuronica, che di fatto adotta un ligando recettoriale inibitorio come la glicina per esercitare un’azione eccitatoria: un nuovo elemento che ha costretto alla revisione tante mappe neurofunzionali basate sull’effetto dei principali neurotrasmettitori. A differenza delle subunità GluN1/GluN2 dei recettori NMDA del glutammato più conosciute e studiate, la distribuzione e il ruolo dei recettori eGlyR sono ancora poco noti e scarsamente compresi.

Proprio indagando la distribuzione di questi recettori, Pierre Paoletti, Lara Pizzamiglio e colleghi hanno rilevato quanto sia densa e ricca la loro presenza nella parte ventrale della formazione ippocampale (VH), e hanno poi rilevato elementi che ci consentono di affermare che i recettori eGlyR conferiscono distinte proprietà a questa speciale regione cerebrale.

Consideriamo in dettaglio l’espressione di questi complessi molecolari di ricezione: 1) massiccia espressione di eGlyR nelle cellule piramidali della regione CA1 dell’ippocampo ventrale; 2) massiccia espressione di eGlyR negli interneuroni SST-positivi nelle aree ventrali; 3) massiccia espressione di eGlyR negli interneuroni PV-positivi nelle aree ventrali. Per contro, e in netto ed evidente contrasto, nella porzione dorsale dell’ippocampo (DH) i neuroni piramidali mancano del tutto di eGlyR.

Esperimenti decisivi hanno dimostrato che i recettori eGlyR mediano le correnti toniche eccitatorie e controllano l’eccitabilità della rete neuronica principale dell’ippocampo ventrale (VH). È anche emerso che questi recettori sono responsabili di un’attenuazione del potenziamento di lungo termine (LTP) nella porzione ventrale della struttura ippocampale, cosa che non si verifica nell’ippocampo dorsale (DH). Questi dati forniscono una prima base molecolare della differenza tra VH e DH.

Altro elemento che caratterizza l’intervento dei recettori eGlyR nella regolazione della plasticità sinaptica ippocampale è costituito dal loro indispensabile intervento per la regolazione del processo di LTP da parte del corticosterone nella regione VH. Questo dato indica i recettori eGlyR quali mediatori della risposta neuroendocrina allo stress.

Coerentemente con questa influenza pervasiva sul comparto mediale della formazione ippocampale, i recettori eGlyR contribuiscono alla modulazione dei comportamenti associati all’ansia nell’animale e considerati equivalenti dell’ansia umana.

In conclusione, questo studio identifica i recettori eGlyR quali elementi-chiave per i circuiti e la funzione del VH, dimostrando anche la loro intima associazione con le regioni cerebrali che controllano gli stati interni e l’elaborazione emozionale.

 

L’autore della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).

 

Roberto Colonna

BM&L-27 settembre 2025

www.brainmindlife.org

 

 

 

 

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[1] Ricordiamo che la scoperta della necessita del legame della glicina ai recettori NMDA (N-metil D-aspartato) prima del legame del glutammato capace di attivarli, aveva indotto negli anni Ottanta i ricercatori a chiamare questi recettori “rilevatori di coincidenza”.